Lo Ior, l’Istituto per le opere di religione spesso chiamato anche “la banca del Papa”, si avvia probabilmente a chiudere tutti i conti detenuti da ambasciate straniere, a seguito dei timori sul deposito e sul ritiro di grosse somme di denaro in contante da parte delle missioni diplomatiche di Iran, Iraq e Indonesia, secondo quanto riferiscono alcune persone a conoscenza della situazione.
L’Aif, l’ente di controllo delle finanze vaticane, che ha esaminato le transazioni sospette del 2011, ritiene che i giustificativi forniti dalle ambasciate siano troppo vaghi o sproporzionati rispetto alla cifre in gioco – fino a 500.000 euro alla volta – dicono le fonti. In un singolo episodio, una grossa somma di denaro ritirata da un conto sarebbe servita ufficialmente per una “ristrutturazione”, ha detto una fonte….
di Lisa Jucca, Phil Pullella – Reuters
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