Il rientro dei capitali è destinato a trovare una formulazione con un emendamento alla legge di stabilità ora all’esame della Camera. Dalla dichiarazione all’agenzia delle Entrate al versamento, tutti i passaggi da seguire per la regolarizzazione. Ci sarà tempo per avviare l’iter fino al 30 settembre 2016
1. Rientro dei capitali/La richiesta all’agenzia delle Entrate
È il contribuente a dover fare il primo passo per la voluntary disclosure che consente il rientro dei capitali. In pratica, ogni soggetto interessato deve presentare alle Entrate una richiesta in cui dovrà indicare tutti gli investimenti e le attività costituiti o detenuti all’estero. Allo stesso tempo deve fornire tutti i documenti e le informazioni utili per la ricostruzione dei redditi che «servirono per costituirli, acquistarli o che derivano dalla loro dismissione». Attenzione però a quello che si dichiara: per attestazioni e documenti falsi si rischia da sei mesi a un anno di carcere
2. Rientro dei capitali/Le esclusioni
Ci sono delle situazioni in cui la procedura per la voluntary disclosure non sarà comunque possibile. È il caso, per esempio, di quando il contribuente è stato messo normalmente a conoscenza di accessi, ispezioni, verifiche o dell’inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo o di procedimenti penali per violazioni di norme tributarie relativi alle attività detenute all’estero che intende regolarizzare
3. Rientro dei capitali/La riduzione delle sanzioni
Le prime bozze sulla voluntary disclosure prevedono una riduzione delle sanzioni della metà se le attività sono detenute in Paesi white list e ridotte solo di un quarto se invece sono state nascoste al Fisco italiano in Stati black list. Previsto anche uno scudo dalle violazioni penali. Niente punibilità da 1 a 3 anni nei confronti dei contribuenti che hanno commesso reati di infedele e omessa dichiarazione, mentre per i reati più gravi di dichiarazione fraudolenta con false fatturazioni o artifici contabili la sanzione viene ridotta della metà, passando da un minimo di 18 mesi a 9 e da un massimo di 6 a 3 anni di reclusione.
4. Rientro dei capitali/I termini per il versamento
Dopo la fase della dichiarazione, si deve passare alla cassa del Fisco. La regolarizzazione per il rientro dei capitali sarà valida solo se il contribuente verserà in un’unica soluzione le somme dovute in base all’accertamento e le sanzioni entro i termini dell’accertamento stesso anche per acquiescenza (60 giorni) o entro 20 giorni dalla presentazione dell’accertamento con adesione
5. Rientro dei capitali/La conclusione da comunicare al giudice
Entro 30 giorni dai versamenti l’agenzia delle Entrate dovrà comunicare all’autorità giudiziaria competente la conclusione della procedura di collaborazione volontaria. Allo stato attuale e alla luce della bozza dell’emendamento, sarà possibile avviare la procedura fino al 30 settembre del 2016
di Marco Mobili e Giovanni Parente – Il Sole 24 Ore
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noi, in realtà, proponiamo al cliente 6 tappe. Percorso lineare ma complesso. Ma finora le voluntary disclosure hanno rispettato le aspettative dei clienti.