Senza l’introduzione del reato di autoriciclaggio, lo schema predisposto dal decreto sul rientro dei capitali rischia di essere incompiuto.
Lo ha detto Antonio Martino, responsabile dell’Ufficio centrale per il contrasto agli illeciti fiscali internazionali (Ucifi) dell’Agenzia delle Entrate.
“E’ una tenaglia che nasce monca senza l’autoriciclaggio”, ha sottolineato il funzionario, sottolineando come del provvedimento in questione “ancora non ci siano notizie”.”Mi auguro che venga introdotto”, ha sottolineato Martino, intervenendo a un convegno nella sede del Sole 24 Ore.
Nella bozza del decreto sul rientro dei capitali tramite la cosiddetta voluntary disclosure era prevista originariamente l’introduzione del reato autoriclaggio, poi cancellata dal provvedimento varato dal governo.
Presentando il decreto sul rientro dei capitali, l’allora premier Enrico Letta specificò che tale normativa, che avrebbe dovuto rappresentare una minaccia nei confronti del contribuente infedele, sarebbe stata introdotta in un “pacchetto di leggi contro la criminalità”. […]
di Elvira Pollina – Reuters
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